10.11.2007

Il BESTIARIO giapponese - parte 4

....Sigh Sigh....ma non puoi farmi questoooooo!

..oggi partiamo con il piede, ma che dico, con la gamba intera sbagliata, giacchè Max ha postato quelle maravejose ed aulenti foto di Torii, e io mi sono sentito squagliare dalla voglia di buttarmi in una folle postazione analoga sulla scia di quei monolitici ricordi, che sorreggono ormai come i Torii il cielo, insomma, la volta del mio povero zervellino..vi giuro, na fatica a resistere, e a non farsi trasportare da un moto di commozione tipo "Uaaaaargh, ero lì il mese scorsoooo".......

Bene, basta senno il principio dei miei post comincia a farsi noioso:)

Ecco una nuova carrellata di foto con didascalia allegata!

Tutte le seguenti foto sono la testimonianza che ci è rimasta, l'unica, della nostra scampagnata o meglio ascesa mistica alle lievi colline che circondano la baia si Hayama o Hayama Beach se vogliamo immaginarci con un un ghignetto sulle labbra e gli occhi strabuzzanti questi giovani giapponesi che fanno windsurf in quella atmosfera "tropicaleggiante" tipica dei soliti serial televisivi americani con gli ormai sciupati temi del californiano e floridico fancazzismo totale, vita sulla spiaggia, scuola inesistente, villette con piscina e brodaglia indigesta varia:)....perchè ad Hayama si fa, il windsurf, eccome!!!!(vedi altro post su hayama).

Una seconda volta assieme pure all'anguilloso e sfuggente Marchetto volevamo bissare la scampaganta, ma era troppo tardi e già cominciava il lusco e brusco (in Giappone il dì non dura tanto quanto da noi nel medesimo periodo: in estate da noi comincia l'imbrunire verso le 7 più o meno, poi ovviamente è relativo, ma lì già alle 6 si avvicina un po' lo scuretto) e naturalmente vagabondare per i monti giapponesi col buio significava morte sicura, fosse essa per ineluttabile smarrimento o fosse per aggressione di qualche bestia mostruosa...il Giappone è davvero un paese inquietante di notte, specie le campagne..:)....in reltà non sarebbe stato un grosso problema: sulle Dolomiti, in val Gardena o val Badia che sono i complessi probabilmente top per gli appassionati di montagna, si passeggia abbastanza agevolmente e in sicurezza verso quell'ora, se ovviamente si prosegue lungo i sentieri tracciati....il problema è proprio questo!!..i sentieri non erano che dei contorni tracciati seminascosti(quando non completamente confusi nella sottofondo boschivo) e per nulla agevoli!Ci vuol poco a imciampare e rotolare giù!Non sono nemmeno battuti, così appena piove si infanga tutto ed è un macello!!
..Ma il Giappone, non mi stancherò mai di dirlo, non è un paese molto turistico nel senso più occidentale del termine, ancora meno se turismo d'alto livello: pochi posti (Tokyo è probabilemnte una delle poche eccezioni) sono logisticamente strutturati come oasi che coniugano l'opzione intrattenimento con quella del confort, che è l'immagine del turismo-servizio: il turista paga in realtà non ciò che vuol fare davvero ma ciò che gli viene offerto come la migliore delle scelte sul mercato.
Quello che manca secondo me è l'aggressività e l'invasività del turismo, e lo dico con sollievo: con tutti i bei posti che c'ha il Giappone sembra che la sua classe imprenditoriale non investa più di tanto nella trasformazione dei territori naturali in siti turistici di fama che potrebbero garantire sicuramente un buon margine di guadagno...
A Zushi c'è l'oceano ragazzi,e l'aqua è pulita, anche se scura, tant'è che è ricco di meduse il mare di quei luoghi.
Eppura la spiaggia, che è molto estesa (altro che Jesolo o Lignano tipo, in cui gli alberghi hanno derubato il mare della sua spiaggia, che ora sarà lunga tre metri dove se ti sdrai stai sicuro di finire sulle tettaccie flaccide di qualche vecchiaccia, e far due tiri a calcio è un utopia) è povera di hotel, i baracchini sulla spiaggia sono molto spogli, non densamente frequentati come da noi, la cittadina intorno è minuscola e dopo l'ora di cena non c'è più una tega di nessuno in giro, a parte in frequentatori di Konbini(noi compresi:)....e era piena estate!....ok, era spiaggia libera anche questo è vero...si dice che l'attigua Zushi Marina sia un posto molto più di lusso e frequentato, per non parlare di Enoshima...ma sta di fatto che la spiaggia non era comunque zeppa di gente..
Ad Hayama, Kamakura, per non parlare delle montagne del Kinki e del Cyuugoku, la zona di Kyoto, e ancor più in Tohoku, le montagne sono uno spettacolo ma dubito che si trovino tanti hotel a 5 stelle completi di piscine, idromassaggio, camere sontuose a 2500 metri di altezza come su in val Badia: ragazzi nelle Dolomiti il manto erboso che copre superfici quadrate immense è curato filo per filo dai montanari associati per la preservazione del patrimonio ambientale...cioè la montagna su cui si cammina è stata passata a setaccio non so se mi spiego, tutto deve essere pur nel rispetto della naturalità dei luoghi meticolosamente razionalizzato, perchè il turista occidentale così vuole vedere il suo cronotopo vacanziero: confortevole e UMANO.

INSOMMA non c'è quel terribile sfruttamento dell'immagine ambientale a scopo di lucro come da noi, sia perchè materialmente non si può farlo sia perchè si preferisce non farlo: sarebbe impossibile "turistizzare" il giappone montano, in particolare, a meno di non degradarlo a enorme "itinerario per funghi" tipo, dato che la stragrande maggioranza del suo territorio è montagnoso; senza contare i problemi tecnici di simili imprese...così la montagna è e resterà semplicemente un'area NATURALE in cui l'uomo trova ospitalità e vive in comunione con la natura...questo è...

.......scusate la digressione, forse questo era argomento di un'altro post :P...vai con le foto!!!!!

Aiuto Tetsuya! Corri al tuo Mazinga! I Coleotteri attaccano la Terra!!!!!!!
No, ma dico guarda che roba....era spaventosamente enorme nascosta tra l'erba chilometrica che fiancheggiava lo stretto e quasi invisibile sentiero sul pendio della montagna!.Se ne è accorto il buon Max!..


Piccola farfallina che campeggiava isolata, quasi come in un paravento di Motonobu, su un robusto tronco d'albero.



Da noi si chiama paracadute in Giappone la chiamano 蝶(ちょう, farfalla:)Queste farfallone ci hanno fatto veramente dannare!!!
Eravamo decisi più che mai (sulla scia della nostra cocciutaggine di voler fotografare in modo nitido i corvi di Tokyo e i falchi di Zushi in volo )che saremo riusciti a fotografarle nel loro volo leggiadro, ma erano ratte come fotoni, per cui non c'è stato verso!!!Abbiamo pazientato direi buoni 20 minuti, fermi lì in quella galleria verdante, mentre 'ste buzurre passavano gozzovigliando da un'estremità all'altra facendo sberleffi sugli obbiettivi delle digitali per dileguarsi in un attimo è lasciare immortalato nel display solo uno sfondo vuoto o una scia di elementi indistinguibili tipica da foto mossa....alla fine, seguendo le sempre equilibrate e nobili vie mediane ho deciso di non lasciarmi scappare questo esemplare, saldamente ancorato a questa foglia pronto a lanciarsi nel vuoto proprio come un paracadutista....ho davvero sudato per scattarla, perchè temevo che appena mi avrebbe scorto la simpaticona mi avrebbe sputacchiato sull'obiettivo e si sarebbe volatilizzata nel giro di qualche millesimo di secondo.
E' andata comunque!!!!



剣舞(Kenbu)= danza della spada
Spettacolo!!..una foto magnifica, non tanto nella qualità va bene!...il potente realismo di un istante del decorso naturale nelle foreste giapponesi reso immortale in quest'immagine: possiamo asserire "una scena di genere"?:)
Ape(grossa) e farfalla colorata(grossa anch'essa) incrociano le loro traiettorie nello spazio boschivo: piroettano in un turbinio acrobatico assieme senza sfiorarsi in una danza sublime e carica di tensione per qualche frazione di secondo, poi l'incanto si scioglie e i due riallacciano l'itinerario interrotto.




。。。つづく。。。




2 commenti:

Giulio ha detto...

Ok, gli insetti sono troppi pure per un blog ambientalista generico, ma le frasi per fortuna arricchiscono i contenuti in maniera convincente. E mi incuriosiscono pure! Sapere che avete avuto tempo e pazienza per tutti questi scatti e che avete avuto come obbiettivi pure i corvi nipponici mi crea grande invidia (io che ho visto quelle bestiacce che sembravano sputate dall'ade, tanto nere e belle erano nella loro animalesca ricerca di rifiuti), e mi fa sentire un inetto, dal basso della mia macchinetta fotografica insufficiente nell'impresa...

Anonimo ha detto...

Keep up the good work.