12.13.2007

Il mondo fluttuante 6

Hiroshige Ando: Yokkaichi, particolare
Oggi torno al fantastico viaggio improvvisato in quel fantastico (seppur oramai tristemente lontano) 7 ottobre 2007...

Dopo aver visto il museo e spulciato il decoroso e turisticamente non troppo pedante negozietto interno e dopo aver mangiato i migliori udon del giappone, eccomi immerso in una fantastica campagna giapponese nel distretto di Nasu 那須, prefettura di Tochigi 栃木, dove faccioni di politici giapponesi mi sghignazzano ogni 500 metri, dal loro cartellone di plastica ben ordinato ai lati della strada, manco fosse pubblicità da rally...

Improvvisamente, la proverbiale sete giapponese, ci fa fermare davanti un negozietto in un paesotto. Dovrebbe corrispondere ad un versatile combini (il supermarket 24h), ma le luci spente e la mancanza di un qualsivoglia commesso mal combacia con la mercanzia esposta al pubblico e le porte aperte, dovrei dire gli shoji. Il grigiore del piccolo centro abitato che apprendo essere chiamato Batou 馬頭 in frazione di Nakagawa 那珂川 fa risaltare la figura della sfaccendata matrona giapponese che arriva di li a poco, a venderci tè e coca cola.

Ripartiamo per fare pochi kilometri ed ecco che appare in fronte a noi:
Museo di Hiroshige a Bato
Stupito dalla meravigliosa costruzione (veramente imponente, nella sua leggerezza lignea) non mi rendo conto di ciò che di li a poco avrei ammirato, la mia prima collezione di ukioe (vedi post "Il mondo fluttuante 1" e link a wikipedia Ukiyo-e )!
Il museo è intitolato a Hiroshige Utagawa (o Hiroshige Ando), si chiama infatti "Nakagawa-machi Bato Hiroshige Museum of Art" (letteralmente "museo Hiroshige di Bato, città di Nakagawa" che fantasia questi giapponesi vero? tipo chiamarlo palazzo grassi o qualcosa del genere pare brutto?) costruzione di un certo Kengo Kuma, famoso architetto che in questo momento espone pure a Padova (chi viene con me a vedere, eh?).
Hiroshige Ando: Yokkaichi, particolareSecondo particolare dalla stazione numero 44 della antica strada giapponese del Tokaido, il villaggio di pescatori di Yokkaichi; la foto l'ho fatta da una cartolina che ho spedito a casa, è un qualcosa di eccezionale l'intera stampa, ve lo assicuro.

12.10.2007

Cartine & Indirizzi

Oramai è un punto d'onore quello di mostrarvi le foto del Giappone, e non rinuncio solo perché nessuno commenta queste noiosissime diapositive dall'anno 2007, o perché mi sento un po solo qui a postare, o perché il Giappone è ritornato ad essere cattivissimocon stranieri (le famose impronte digitali) e con gli autoctoni (ste condanne a morte... per fortuna almeno stiamo facendo qualcosina anche noi), dopo 6/7 anni di tregua!

Che il viados si dia alle danze!Questa è una cartina della località dove ho avuto il mio primo, indimenticabile, incontro con le terme giapponesi. Notare il pescatore boccalone, l'immancabile coppietta che guarda la scimmia, e l'incomprensibile "Voi siete Qui".

Ecco una puntata sul come "risolvere" quei cumuli di caratteri che i giapponesi chiamano indirizzi!
Lezione numero 1
Se non state studiando giapponese lasciate stare.
Lezione numero 2
Se state studiando e non ci capite un cazzo, sperate che qualcuno vi dica ganbatte e riprovate dopo un pò, a volte funziona.
Lezione numero 3
Ecco qui un esempio di indirizzo:
日本栃木県那須郡那珂川町馬頭


(prova di immagine con indirizzo in Giapponese, per consentire ai non nippofiliaci, senza supporto per le lingue orientali, o senza linux o mac, di vedere i caratteri, non avevo voglia di fare lo sfondo trasparente, non me ne abbiate)

Immagino che sia così che lo scrivono in giappone, dato che così l'ho trovato su lettere, pubblicità, et similia. Anche se volete trovarlo su google earth o google maps dovete inserirlo così!
Ora rimpiango la poco funzionale ma umanissima impostazione degli indirizzi italiani, con cap enorme (che qui non ho incluso), righe sfalsate, etc etc...

Ecco invece la conseguenza di una cartina italiana (talmente accurata da essere incomprensibile, anche se confrontata con le cartine che dovunque si trovano nelle zone metropolitane Giapponesi):
Bellissima zona cimiteriale, con tanto di campane buddhiste in pieno vibrante utilizzo, nascoste alla vista; templi già chiusi dall'aspetto sinistro (sembra che per farli abbiano usato gli alberi della foresta malvagia di biancaneve) e Nam myoho renge kyo sparato alla massima potenza!

Notte!

12.02.2007

Il mondo fluttuante 5

Sottotitolo:
La campagna giapponese
(Per chi si fosse perso le puntate precedenti trovate l'elenco QUI.)

Dopo aver contemplato la serenità di quell'angolo di paradiso, quale era il kodokan, cercammo un posto dove rilassarci per mangiare.
Una volta settato il navigatore integrato nella macchinetta familiare, ci trovammo , di pubblicità in pubblicità, in uno splendido ristorante tipico; una lunga scaffalatura con una splendida collezione di ceramiche locali, dall'aspetto estremamente raffinato, si snodava lungo il corridoio e le pareti delle salette interne dove, previa scalzatura, era possibile sedersi e mangiare qualcosa, protetti dalla lamina di carta delle porte e delle pareti interne.

Ad accoglierci arrivò un vecchietto che ci informò cortesemente che le cucine erano indaffarate per degli ospiti che sarebbero arrivati di li a poco, e che si sarebbe dovuto aspettare parecchio.
Per chi non avesse presente la cortesia giapponese, in italiano la traduzione più corretta dell'avvenimento sarebbe:
"Un vecchio arriva, e gentilmente ci invita ad uscire, che il locale era prenotato".
In un ristorantaccio veneziano, la traduzione sarebbe:
"Un vecio xe rivà e me ga mandà tuti fora dai cojoni".
Perdonate la parola, ma è dover di fanta-cronaca.

Partendo di fretta, trovammo un tranquillissimo ristorantino di udon di campagna, molto più rilassante per i giapponesi, in quanto non occorreva togliersi le scarpe per mangiare.
Ecco l'immagine di un magazzino per le riserve, se ne vedevano molti in campagna, ed erano la cosa che, presa singolarmente, più mi ricordava l'architettura cascinale italiana, chissà perchè...
Qui invece si vede un gruppetto di case, molto carine nevvero? nel complesso ricordano la campagna italiana, ve lo assicuro. Immagine presa dalla banchina di una stazione del treno andando verso l'aereoporto di Narita....